La faraona (nome scientifico Numida meleagris) è un uccello originario dell’Africa, appartenente alla famiglia dei Numididi, allevato oggi in diverse parti del mondo, soprattutto in Europa, per le sue pregiate qualità gastronomiche. La carne di faraona è apprezzata sia per le sue caratteristiche nutrizionali sia per il suo sapore particolare, che la rende un alimento di nicchia nelle cucine tradizionale e gourmet.
Dal punto di vista qualitativo, la carne di faraona si distingue per una maggiore sapidità e compattezza rispetto al pollo o al tacchino. Ha un sapore deciso e aromatico, che ricorda in parte la selvaggina leggera. Questa caratteristica la rende ideale per preparazioni elaborate o per abbinamenti con ingredienti intensi come tartufi, funghi, castagne, oppure per cotture in umido con vino rosso e con spezie.
Uno degli aspetti più importanti della carne di faraona è il profilo nutrizionale. Essa è una carne bianca ma con alcune proprietà che la avvicinano alle carni rosse, come il contenuto più elevato di ferro e di proteine di alta qualità. È ricca di proteine (circa 23-25% a seconda del taglio e del metodo di cottura), è povera di grassi (mediamente intorno al 4-5%, concentrati principalmente nella pelle) e contiene buone quantità di vitamine del gruppo B, in particolare niacina (B3), riboflavina (B2) e vitamina B12, essenziali per il metabolismo e per la salute del sistema nervoso.
Un altro fattore che influisce positivamente sulla qualità della carne di faraona è il tipo di allevamento. Gli allevamenti estensivi, come il nostro, o semi-bradi permettono agli animali di muoversi liberamente e di alimentarsi in modo naturale, il che contribuisce a migliorare la consistenza e il gusto della carne. Anche l’età alla macellazione, di solito superiore a quella del pollo da carne, incide sulla struttura muscolare, rendendola più consistente ma, comunque, tenera se cucinata correttamente.
In cucina, la carne di faraona si presta a molte preparazioni: può essere arrostita, brasata, farcita o cucinata in salmì. Risulta ottima anche nelle preparazioni tradizionali regionali italiane, come la faraona al forno con aromi o quella in umido con olive e con pomodoro. Va, tuttavia, ricordato che, a causa della sua bassa percentuale di grasso intramuscolare, tende a seccarsi facilmente se cotta troppo a lungo, quindi, è consigliabile prestare attenzione ai tempi di cottura oppure utilizzare tecniche che mantengano l’umidità della carne, come la cottura sotto vuoto o la bardatura.
La carne di faraona è una scelta eccellente per chi cerca un alimento gustoso, nutriente e versatile, con un profilo qualitativo superiore rispetto ad altre carni avicole. Il suo sapore unico e le sue proprietà nutritive la rendono una valida alternativa sia per la cucina quotidiana sia per le occasioni speciali.